è finalmente arrivato il freddo! fino a due giorni fa il clima era veramente strano, sembrava più settembre che novembre.
e parlando di avvenimenti particolari ieri nella mia zona, in Romagna, c’è stato un terremoto di magnitudo 4.2!
io ero ad un pranzo di famiglia in collina e l’abbiamo sentito in maniera più leggera, ma chissà se fossi stata a casa a Cesena…
per riprendermi dallo spavento ed abituarmi al nuovo clima ho preparato una “Zuppa con cavolo nero, lenticchie, orzo, zenzero e curcuma”.
il cavolo nero, molto usato nella cucina toscana, è un ortaggio molto versatile perchè non necessita di lunghi tempi di cottura ed ha un sapore meno deciso e forte rispetto a quello degli altri cavoli.
questa zuppa di legumi e cereali è un primo piatto sano e sostanzioso, è ideale da mangiare ben calda durante i freddi giorni d’inverno ma anche tiepida durante il resto dell’anno.
la mia zuppa di orzo e cavolo nero è una gustosa variante della tradizionale ribollita toscana.
sono partita da una ricetta tradizionale che richiede un lungo tempo di preparazione per ammollare i fagioli, ed ho creato una zuppa più veloce e semplice da preparare e da mangiare anche più volte a settimana.
i fagioli all’occhio, le lenticchie ed i piselli arricchiscono la zuppa e donano al piatto un carattere rustico e appetitoso.
il risultato è un vero comfort food gustoso ed appagante, ideale per riscaldarsi nelle giornate più fredde ed anche quando si ha voglia di un piatto avvolgente e sostanzioso.
se preferisci una crema liscia puoi frullare la zuppa cotta ed ottenere una vellutata cremosa e sostanziosa.
conserva la zuppa in frigorifero per 2-3 giorni. puoi anche congelarla in un contenitore per alimenti per un paio di mesi.
il bello di queste zuppe è che si possono personalizzare con quello che più vi piace: aggiungi 3 cucchiai di panna per renderla più cremosa, per creare un ottimo piatto unico unisci 1 pugno di riso a testa, oppure della pasta corta.
Zuppa con cavolo nero, lenticchie, orzo, zenzero e curcuma
tempo di preparazione 20 minuti. tempo di cottura 1 ora.
ingredienti per 4-6 persone:
- 2 mazzi di cavolo nero
- 3 carote
- 2 coste di sedano con foglie
- 1 cipolla bianca
- 200 g orzo perlato biologico Almaverde Bio
- 150 g lenticchie secche biologiche Almaverde Bio
- 150 g fagioli con l’occhio secchi, oppure in vasetto
- 100 g piselli congelati, oppure in vasetto
- 1 spicchio di aglio
- 2 cm di curcuma fresca
- 2 cm di zenzero fresco
- 6 cucchiai di olio evo
- 1 litro di brodo di verdura
- sale & pepe q.b.
- 4 foglie di salvia
- 1 cucchiaino di peperoncino
preparazione:
se usi i fagioli secchi la sera prima mettili in ammollo in acqua fredda e 1 cucchiaino di bicarbonato. il giorno successivo sciacquali bene.
prepara un trito con cipolla, aglio, sedano e carote.
metti le verdure in una casseruola con 3 cucchiai di olio e fai rosolare per 5 minuti.
aggiungi fagioli e brodo bollente e fai cuocere per mezz’ora.
mentre cuociono i fagioli lava il cavolo nero ed elimina le coste più dure e tritalo finemente.
lava bene l’orzo finchè l’acqua non diventa limpida. sciacqua le lenticchie.
sbuccia la curcuma con i guanti e poi lo zenzero e grattugiali finemente.
unisci alla zuppa il cavolo, l’orzo, le lenticchie, i piselli, la curcuma, lo zenzero, la salvia tritata ed il peperoncino.
fai cuocere per altri 30 minuti poi regola di sale. se usi i piselli già lessati uniscili adesso.
servi la zuppa con delle foglie fresche di sedano, un filo di olio evo e una grattata di pepe.
un’idea in più:
puoi arricchire la zuppa aggiungendo in ogni piatto dei crostini di pane conditi con olio e rosmarini tostati leggermente in forno.
Ricetta creata in collaborazione con Almaverdebio
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Bettina Balzani
Ciao, mi chiamo Bettina, sono nata a Cesena, ho studiato a Bologna ed a New York ed adesso vivo fra Cesena e Milano. Questo blog riflette le mie vere passioni: la cucina, i viaggi, la fotografia, le colazioni che iniziano presto e finiscono all’ora di pranzo, le cene con gli amici, i pranzi in famiglia con i miei genitori mia sorella ed i miei amatissimi nipotini, le sagre paesane, la ricerca delle osterie di una volta, il cibo a km 0, le verdure dell’orto e la frutta raccolta dagli alberi. Ho iniziato a cucinare da piccola con il Dolce Forno ed il Manuale di Nonna Papera poi le mie nonne e mia mamma sono state le mie vere insegnanti in cucina. A Natale le mie richieste di regali erano sempre oggetti di cucina: gelatiera, griglia per poter fare i panini come in paninoteca, frullatore, centrifuga…
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