il cavolo nero è il famoso ingrediente della ribollita toscana e da già da qualche anno si trova facilmente anche nei mercati della mia città.
questo ortaggio è molto gustoso e ricco di antiossidanti (che migliorano la digestione e curano le infiammazioni), vitamine e sali minerali.
io adoro tutti i cavoli/cavolfiori ma questo è fra tutti il mio preferito.
questo sugo per la pasta (o minestra come si dice in romagna anche se non è in brodo) è ottimo con la pasta corta.
Pasta al mais con cavolo nero
ingredienti x 2 persone :
cavolo nero circa 400 gr, da pulito diventerà circa 350 gr (di solito non c’è molto scarto),
150 gr pasta di mais (questa pasta cresce molto, se fosse pasta di grano duro io x 2 ne butto 200 gr),
1 spicchio di aglio,
parmigiano, olio evo, peperoncino e sale q.b.
preparazione:
monda il cavolo. taglia a pezzettini piccoli i gambi più duri e a pezzetti più grandi le foglie più tenere e tienili separati.
se ti piace l’aglio trita lo spicchio senza anima e mettilo in una grande padella antiaderente con un pò di olio,
se non ti piace l’aglio puoi usarlo intero per aromatizzare l’olio e puoi toglierlo dopo un paio di minuti.
aggiungi anche i pezzi di cavolo più piccoli e duri e unisci un mestolo di acqua bollente.
dopo 5 minuti circa unisci al cavolo anche le parti più tenere e se necessario un altro mestolo di acqua calda, io uso l’acqua di bollitura della pasta.
butta la pasta in abbondante acqua bollente salata.
quando la pasta è cotta scolata, uniscila al sugo e falla saltare in padella qualche minuto aggiungendo il peperoncino.
impiatta aggiungendo il parmigiano e un filo di olio a crudo.
un’idea in più:
puoi cuocere il cavolo insieme alla pasta e puoi condirlo con olio, parmigiano e peperoncino direttamente sul piatto.
in questo modo il piatto sarà meno saporito ma sicuramente più leggero.
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Bettina Balzani

Ciao, mi chiamo Bettina, sono nata a Cesena, ho studiato a Bologna ed a New York ed adesso vivo fra Cesena e Milano. Questo blog riflette le mie vere passioni: la cucina, i viaggi, la fotografia, le colazioni che iniziano presto e finiscono all’ora di pranzo, le cene con gli amici, i pranzi in famiglia con i miei genitori mia sorella ed i miei amatissimi nipotini, le sagre paesane, la ricerca delle osterie di una volta, il cibo a km 0, le verdure dell’orto e la frutta raccolta dagli alberi. Ho iniziato a cucinare da piccola con il Dolce Forno ed il Manuale di Nonna Papera poi le mie nonne e mia mamma sono state le mie vere insegnanti in cucina. A Natale le mie richieste di regali erano sempre oggetti di cucina: gelatiera, griglia per poter fare i panini come in paninoteca, frullatore, centrifuga…
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