adoro il gaspacho e lo mangerei anche ogni giorno… in realtà l’abbinamento pomodoro+cipolla+aglio+peperone crudo è un pò pesante….
ho trovato questa ricetta in una bellissima scatola di legno che contiene le spezie per condirlo alla maniera messicana:
sale marino, pepe al limone, chili, timo, rosmarino, paprika, pepe bianco e cumino.
quindi ho deciso di provarlo subito.
se ti piace l’idea del gazpacho ma non digerisci l’aglio o la cipolla puoi ometterli, non sarà la stessa cosa ma il risultato finale sarà comunque buono.
Il mio gazpacho alla messicana con crostini allo sgombro
- 3 pomodori cuori di bue
- 2 carote
- 2 cetrioli piccoli
- 2 peperoni verdi friggitelli
- 2 spicchi di aglio
- 1/4 di cipolla rossa
- olio, aceto, sale, spezie e basilico fresco
- 4 fettine di pane integrale
- 1 scatola di filetti di sgombro
- 1 spicchio di aglio
- olio evo & sale
- foglioline di basilico
preparazione:
frulla con il minipimer tutte le verdure a parte 1 pomodoro ed 1 carota che devi tagliare a dadini piccolissimi (taglio brunoise).
aggiungi le verdure tagliate al gazpacho. questa dadolata serve per dare croccantezza alla zuppa.
condisci con le spezie, il sale, 1 cucchiaio di aceto e 3 cucchiai di olio. assaggia e controlla prima di aggiungere altri condimenti.
tieni il gazpacho in frigorifero per un paio di ore prima di servirlo.
tosta 4 fette di pane integrale, strofina su ogni fetta un pò di aglio, condisci con 2 cucchiai di gazpacho e posiziona su ogni fetta un filetto di sgombro e qualche foglia di basilico.
versa in una ciotola il gazpacho ed appoggia sopra 2 fette farcite. condisci con un filo di olio e servi freddo o a temperatura ambiente.
un’idea in più:
se preferisci mantenere il piatto in versione vegana puoi aggiungere dei crostini spalmati con crema di tofu o farciti con i legumi.
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Bettina Balzani

Ciao, mi chiamo Bettina, sono nata a Cesena, ho studiato a Bologna ed a New York ed adesso vivo fra Cesena e Milano. Questo blog riflette le mie vere passioni: la cucina, i viaggi, la fotografia, le colazioni che iniziano presto e finiscono all’ora di pranzo, le cene con gli amici, i pranzi in famiglia con i miei genitori mia sorella ed i miei amatissimi nipotini, le sagre paesane, la ricerca delle osterie di una volta, il cibo a km 0, le verdure dell’orto e la frutta raccolta dagli alberi. Ho iniziato a cucinare da piccola con il Dolce Forno ed il Manuale di Nonna Papera poi le mie nonne e mia mamma sono state le mie vere insegnanti in cucina. A Natale le mie richieste di regali erano sempre oggetti di cucina: gelatiera, griglia per poter fare i panini come in paninoteca, frullatore, centrifuga…
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