

La Sangria è il cocktail spagnolo per eccellenza! E’ diffusissima in tutta la Spagna e ne esistono infinite versioni fra cui anche la Sangria bianca, tipica della regione della Catalogna.
In Spagna dicono che non ci sia bevanda alcolica migliore per affrontare i caldi pomeriggi estivi o per accompagnare pasti e feste. Oltre al vino, elemento principale, si aggiungono frutta, liquore, succo di frutta e spezie per creare un mix esplosivo e saporito. Il suo gusto intenso e speziato l’hanno fatta diventare la regina delle bevande in Spagna ed in tante parti del mondo. La sangria si beve ghiacciata in un bicchiere con metà bevanda e metà frutta.
Quale vino usare per prepararla decidilo in base ai tuoi gusti, ma arancia e limone sono due ingredienti immancabili. La sangria bianca è più leggera e fresca e se aggiungi anche le spezie diventerà aromatica e profumata.
Questa bevanda esplosiva e rinfrescante è molto perfetta da servire in una bella caraffa trasparente dove si vedranno le fettine di frutta, le spezie e le erbe aromatiche. Molto invitanti da vedere saranno le stecche di cannella, i chiodi di garofano ed i frutti di bosco che fluttuano fra le fette di agrumi e di frutta.
Io ho preferito preparare una sangria più leggera ed ho sostituito la gazzosa e lo zucchero con un succo di arancia così da aggiungere sapore e gusto con meno calorie. Se preferisci una bevanda da bere sotto il sole ti consiglio di evitare l’aggiunta della vodka, sarà comunque molto buona e fruttata.

Questa ricetta è stata creata in collaborazione con Almaverde Bio e la trovi sul sito e-commerce cliccando sul nome Sangria bianca aromatica
Sangria bianca aromatica
tempo di preparazione 10 minuti – tempo di raffreddamento 1 ora
ingredienti per 4-6 persone:
- 1 bottiglia di vino bianco fermo fruttato
- 500 ml di bevanda all’arancia rossa Almaverde Bio
- 50 ml vodka
- ½ limone
- ½ lime
- ½ arancia
- 1 pesca
- 30 g lamponi
- 30 g mirtilli
- 5 chiodi di garofano
- 1 stecca di cannella
- 5 foglie di menta
PS: ho usato tutta frutta biologica così non ho dovuto togliere la buccia!

Preparazione:
- Lava la frutta ed asciugala. Taglia a fette spesse arancia, limone e lime (senza sbucciarli), poi riduci le fette a metà e quelle più grandi in quarti.
- Lava la pesca e tagliala in spicchi sottili. Lava lamponi e mirtilli ed asciugali delicatamente.
- Versa in una brocca capiente il vino bianco freddo, la bevanda all’arancia, la vodka, le spezie, la menta e la frutta tagliata; quindi mescola delicatamente.
- Aggiungi alla fine i frutti di bosco e lascia macerare la sangria bianca in frigorifero per almeno 3 ore, o anche tutta la notte.
- Servi la sangria ben fredda in bicchieri bassi e larghi insieme ad una forchettina che serve per mangiare la frutta macerata.
Un’idea in più:
Per preparare la sangria usate la frutta che vi piace di più, è importante però che non sia troppo matura per evitare che si spappoli durante la macerazione.
La sangria si può preparare anche il giorno prima ma consiglio di aggiungere i lamponi ed i mirtilli solo all’ultimo momento perchè sono molto delicati.
Potete usare il vino che più preferite, consiglio un Gewürztraminer o un Muller Thurgau che sono due vini fermi ed aromatici.
Potete conservare la sangria bianca in frigorifero in una brocca chiusa per un paio di giorni.
Questa ricetta non prevede l’aggiunta di zuccheri perchè ho utilizzato una bevanda all’arancia già dolcificata, mentre nelle ricette classiche troverete che viene usato lo zucchero. Se preferite un cocktail più dolce potete preparare le sangria e prima di servirla assaggiarla ed aggiustarla con lo sciroppo liquido, che è più semplice da sciogliere.
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Bettina Balzani

Ciao, mi chiamo Bettina, sono nata a Cesena, ho studiato a Bologna ed a New York ed adesso vivo fra Cesena e Milano. Questo blog riflette le mie vere passioni: la cucina, i viaggi, la fotografia, le colazioni che iniziano presto e finiscono all’ora di pranzo, le cene con gli amici, i pranzi in famiglia con i miei genitori mia sorella ed i miei amatissimi nipotini, le sagre paesane, la ricerca delle osterie di una volta, il cibo a km 0, le verdure dell’orto e la frutta raccolta dagli alberi. Ho iniziato a cucinare da piccola con il Dolce Forno ed il Manuale di Nonna Papera poi le mie nonne e mia mamma sono state le mie vere insegnanti in cucina. A Natale le mie richieste di regali erano sempre oggetti di cucina: gelatiera, griglia per poter fare i panini come in paninoteca, frullatore, centrifuga…
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