La ciambella romagnola è un dolce super semplice, veloce e buonissimo! Si prepara con pochi ingredienti, quelli classici di un dolce fatto in casa: farina zucchero uova burro e lievito. Si può aromatizzare con un liquore oppure usare del latte e per renderla più golosa ed invitante si si possono aggiungere zuccherini colorati, gocce di cioccolato e uvetta sultanina.
Questo dolce della tradizione romagnola solitamente viene servito con un bicchiere di vino passito o di albana dolce ma in casa dei miei nonni si era solito “tocciarla” nel classico sangiovese o nell’albana secca, che comprava mio nonno dal suo contadino di fiducia.

In questa ricetta ho ripercorso le tradizioni della mia famiglia ed ho preparato la ciambella utilizzando l’Albana secca Docg di Zavalloni, un’azienda agricola di lunga tradizione che produce vino nelle sue terre a Madonna dell’Olivo vicino a Cesena, proprio vicino a dove abitavano i miei nonni.
L’Albana secca Romagna Docg ha un bel colore paglierino dai riflessi dorati, un bouchet aromatico e persistente con note di ciclamino e gelsomino. Un vino rotondo, morbido, strutturato, fresco, sapido e sul finale leggermente tannico.
Questa Albana viene consigliata in abbinamento a piatti di pesce e paste fatte in casa. Io ho sperimentato un nuovo abbinamento creando due ricette che contengono questo vino fra gli ingredienti e che poi viene servito insieme alla ricetta finita.
Nella ciambella ho usato questa Albana per ammollare e far rinvenire l’uvetta sultanina ed anche come parte liquida dell’impasto.
La crema pasticcera, che solitamente si prepara con latte uova zucchero farina e aromi, è stata preparata con una parte di Albana al posto del latte. La crema è diventata molto profumata e saporita perchè il vino in cottura perde l’alcool ma mantiene i suoi sapori e le sue fragranze.
Ciambella e crema pasticcera preparate ed accompagnate con l’Albana romagnola Docg
Ingredienti ciambella romagnola:
- 320 g farina tipo 1
- 2 uova
- 140 g zucchero di canna
- 80 g burro
- 16 g lievito per dolci
- 40 ml di Albana Docg Zavalloni
- 1 pizzico di sale fino
- 50 g uvetta sultanina
Ingredienti crema pasticcera:
- 400 ml latte, io ho usato il parzialmente scremato
- 100 ml Albana Docg Zavalloni
- 80 g zucchero
- 1 uovo
- 50 g farina 00
- un pizzico di sale

Preparazione:
Come prima cosa metti uvetta e Albana in una ciotola e aspetta mezz’ora perchè l’uvetta possa assorbire tutto il liquido necessario e tornare morbida e succosa.
Per preparare la ciambella versa in una ciotola, o se preferisci puoi impastarla direttamente sul tagliere, farina lievito zucchero e sale aggiungi quindi le uova, il burro morbido e alla fine l’uvetta e l’Albana. Impasta bene, crea due filoncini ed appoggiali su una teglia coperta con carta forno. Cuoci la ciambella a 180° per 30 minuti. Lasciala intiepidire prima di servirla.
Per preparare un perfetta crema pasticciera lavora in una casseruola l’uovo e lo zucchero con un cucchiaio di legno. Aggiungi poco a poco la farina ed il sale mescolando per non formare grumi. Versa sempre amalgamando il latte caldo e l’Albana. Cuoci il composto e fai bollire per qualche minuto. Versa la crema cotta in una ciotola in ceramica o vetro girandola di tanto in tanto per raffreddarla. Appoggia della pellicola trasparente a contatto con la crema per evitare che si formi la pellicina dura sopra.
Servi la ciambella tagliata a fette insieme alla crema pasticcera e a un bicchiere di Albana Romagna Docg Zavalloni alla temperatura di circa 10 gradi.
Un’idea in più: se vuoi rendere la ciambella più golosa puoi decorarla con zuccherini, bianchi o colorati.
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Bettina Balzani

Ciao, mi chiamo Bettina, sono nata a Cesena, ho studiato a Bologna ed a New York ed adesso vivo fra Cesena e Milano. Questo blog riflette le mie vere passioni: la cucina, i viaggi, la fotografia, le colazioni che iniziano presto e finiscono all’ora di pranzo, le cene con gli amici, i pranzi in famiglia con i miei genitori mia sorella ed i miei amatissimi nipotini, le sagre paesane, la ricerca delle osterie di una volta, il cibo a km 0, le verdure dell’orto e la frutta raccolta dagli alberi. Ho iniziato a cucinare da piccola con il Dolce Forno ed il Manuale di Nonna Papera poi le mie nonne e mia mamma sono state le mie vere insegnanti in cucina. A Natale le mie richieste di regali erano sempre oggetti di cucina: gelatiera, griglia per poter fare i panini come in paninoteca, frullatore, centrifuga…
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