Spaghetti con zucchine, pesto, maggiorana e pinoli
oggi ho creato una ricetta con la pasta di Gragnano del pastifico E SARRACIN
questa stabilimento si trova proprio nel distretto di Gragnano dove il successo della pasta secca è ormai secolare, anche grazie alle condizioni climatiche di questo luogo.
questa zona, stretta fra le montagne ed il mare, gode di un clima mite, equilibrato e leggermente umido per tutto l’anno, che permette di essiccare la pasta in maniera graduale a bassa temperatura.
inoltre per produrre questa pasta viene usata l’acqua delle sorgenti del Monte Faito che sgorga pura e povera di cloro.
l’arte del fare la pasta è stata tramandata in questa zona di generazione in generazione ed alcune tecniche sono ancora oggi fondamentali per l’ottenimento di un prodotto di qualità.
una delle più importanti è la trafilatura al bronzo, che conferisce alla pasta di Gragnano quella tipica rugosità che le permette di trattenere alla perfezione il condimento.
le novità che caratterizzano questo pastificio sono: la pasta con la rigatura interna che serve per raccogliere e trattenere meglio i condimenti. i solchi presenti nella pasta aiutano l’acqua a penetrare all’interno della pasta e ne migliorano la cottura.
gli spaghetti di Gragnano sono perfetti per essere conditi con dei sughi importanti come “allo scoglio”, “alla carbonara”, “all’amatriciana”, ma io ho voluto provare a un condimento leggero e delicato creato con pesto fresco appena fatto e le zucchine cotte insieme agli spaghetti.
non mi smento mai e faccio esperimenti controcorrente ma questo pasta è davvero squisita anche con questo condimento!
ingredienti per 2 persone:
- 200 gr di spaghetti E-Sarracin
- 2 zucchine piccole
- foglioline di maggiorana fresca
- 2 cucchiai di pinoli
- olio evo & sale q.b.
per il pesto:
- 50 gr di foglie di basilico
- 1 spicchio di aglio fresco
- 100 gr parmigiano grattugiato
- 40 gr pinoli
- 100-120 ml olio evo
- 1 pizzico di sale grosso integrale
preparazione:
(un consiglio per prearare un ottimo pesto fatto in casa: usa il frullatore a più riprese, cioè a scatti, per non scaldare il basilico e non farlo annerire. naturalmente la vera ricetta del pesto ligure prevede l’uso del mortaio, non del frullatore.)
pulisci le foglie del basilico con un panno umido facendo attenzione a non romperle perchè anneriscono. frulla l’aglio, il sale, i pinoli e metà foglie di basilico. aggiungi poco per volta l’olio e il restante basilico.
alla fine unisci il formaggio. io di solito lo incorporo in una ciotola a parte.
(a me piace il pesto in versione rustica cioè dove si vedono i pezzetti, quindi non lo frullo tanto ma se ti piace puoi frullarlo fino a renderlo liscio e cremoso.).
un’altra idea per mantenere il colore verde brillante del pesto è di mettere le lame del frullatore in frigorifero così da farle rimanere fredde per non scaldare gli ingredienti. (io solitamente lo dimentico ma è un’ottimo consiglio.)
cuoci la pasta in abbondante acqua salata.
lava e spunta le zucchine. tagliale a quadrettini e buttale nell’acqua bollente a metà cottura della pasta.
scola la pasta al dente e tieni da parte mezza tazza di acqua di cottura per mantecare il pesto. (l’acqua di cottura della pasta è ricca di amido e riesce a creare una crema senza aggiungere altri grassi come panna o burro).
in una ciotola capiente versa il pesto, qualche cucchiaio di acqua di cottura, gli spaghetti e mescola bene.
impiatta gli spaghetti ed aggiungi i pinoli e le foglioline di maggiorana.
servi caldi o tiepidi.
un’idea in più:
puoi preparare un pesto più saporito sostituendo ai pinoli le mandorle ed al parmigiano il pecorino.
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Bettina Balzani

Ciao, mi chiamo Bettina, sono nata a Cesena, ho studiato a Bologna ed a New York ed adesso vivo fra Cesena e Milano. Questo blog riflette le mie vere passioni: la cucina, i viaggi, la fotografia, le colazioni che iniziano presto e finiscono all’ora di pranzo, le cene con gli amici, i pranzi in famiglia con i miei genitori mia sorella ed i miei amatissimi nipotini, le sagre paesane, la ricerca delle osterie di una volta, il cibo a km 0, le verdure dell’orto e la frutta raccolta dagli alberi. Ho iniziato a cucinare da piccola con il Dolce Forno ed il Manuale di Nonna Papera poi le mie nonne e mia mamma sono state le mie vere insegnanti in cucina. A Natale le mie richieste di regali erano sempre oggetti di cucina: gelatiera, griglia per poter fare i panini come in paninoteca, frullatore, centrifuga…
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