Il risotto ai carciofi e fave è un primo piatto delicato e allo stesso tempo saporito e sostanzioso.
Semplice da preparare diventa un piatto perfetto seguendo poche ma importanti regole. La tostatura e la mantecatura sono il primo e l’ultimo passaggio, entrambi fondamentali come la scelta di un ottimo riso che tenga la cottura.
Il tipico sapore amarognolo dei carciofi viene esaltato con l’aggiunta di alcuni ingredienti come le fave e il Trebbiano, il vino bianco più diffuso in Romagna.
Ho usato il Trebbiano Tèra D.O.C. della cantina Fondo San Giuseppe di Brisighella che lo produce con le uve di due piccoli vigneti posti a 400 sul livello del mare e a ridosso di un bosco, condizioni che creano un’uva con una buona concentrazione di gusto sapore e colore. Questo Trebbiano ha un colore giallo paglierino e profuma di erba fresca tagliata e gelsomino. In bocca è elegante, secco, fresco e minerale e si abbina perfettamente a primi piatti leggeri e delicati senza sovrastarne il sapore.
Questo mio risotto con i carciofi e fave è adatto al pranzo tutti i giorni e anche alle occasioni speciali, provate anche voi ad usare all’interno alla ricetta e ad accompagnarlo con quest’ottimo Trebbiano D.O.C.
I carciofi vengono saltati in padella per pochi minuti, poi metà vengono aggiunti al risotto a fine cottura, per preservarne croccantezza e integrità, e l’altra metà viene frullata per creare una salsa che diventerà un tutt’uno con il riso che insieme alla mantecatura con olio e parmigiano creerà un risotto molto avvolgente.
Risotto con carciofi fave e Trebbiano
Ingredienti per 2 persone:
- 160 g riso Carnaroli
- 2-3 carciofi
- alcune fave fresche
- 1 cipollotto
- Trebbiano Tèra DOC – Fondo San Giuseppe
- olio evo, sale e pepe q.b.
- Parmigiano Reggiano grattugiato 4-5 cucchiai
Preparazione:
Prima di tutto pulisci i carciofi e le fave. (E’ sempre meglio usare i guanti per evitare di far diventare le mani nere.) Togli dai carciofi le foglie esterne e più dure poi tagliali a metà ed elimina la barba interna. Affetta i carciofi, pela il gambo e riducilo a cubetti. Tieni i carciofi in una bacinella con acqua e limone per non farli annerire. Sgrana le fave poi sbucciale eliminando la leggera pellicina che le ricopre.
Lava il cipollotto e tritalo tutto finemente, anche la parte verde. In una padella fai rosolare il cipollotto con 2 cucchiai di olio quindi aggiungi i carciofi. Fai cuocere circa 5 minuti poi versane metà in un bicchiere da frullatore. Nella padella invece aggiungi le fave e continua a cuocere solo qualche minuto perchè le fave sbucciate necessitano di pochissima cottura. Frulla metà carciofi con un pò di brodo fino a creare una crema liscia e vellutata.
Fai tostare il riso in una padella a fondo spesso senza olio, sfuma con mezzo bicchiere di vino Trebbiano e quando si sarà asciugato inizia a versare il brodo sempre bollente fino portare il riso al termine della cottura. Dal momento della tostatura il riso deve cuocere circa 16 minuti.
A metà-fine cottura aggiungete i carciofi e le fave già cotti e a fine cottura aggiungete la crema di carciofi frullati.
Quando il riso è cotto spegni il fuoco e mantecalo con olio e parmigiano. Servi il risotto aggiungendo una grattugiata di pepe.
Un’idea in più: puoi preparare questa ricetta con altre verdure di stagione come con gli asparagi o con i piselli…sarà comunque squisito. se ti piacciono i gusti saporiti ed intensi puoi mantecare il risotto con del pecorino stagionato.
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Bettina Balzani
Ciao, mi chiamo Bettina, sono nata a Cesena, ho studiato a Bologna ed a New York ed adesso vivo fra Cesena e Milano. Questo blog riflette le mie vere passioni: la cucina, i viaggi, la fotografia, le colazioni che iniziano presto e finiscono all’ora di pranzo, le cene con gli amici, i pranzi in famiglia con i miei genitori mia sorella ed i miei amatissimi nipotini, le sagre paesane, la ricerca delle osterie di una volta, il cibo a km 0, le verdure dell’orto e la frutta raccolta dagli alberi. Ho iniziato a cucinare da piccola con il Dolce Forno ed il Manuale di Nonna Papera poi le mie nonne e mia mamma sono state le mie vere insegnanti in cucina. A Natale le mie richieste di regali erano sempre oggetti di cucina: gelatiera, griglia per poter fare i panini come in paninoteca, frullatore, centrifuga…
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