la piadina romagnola è la regina dello street food ed è uno dei cibi più amati del mondo.
la ricetta, antica e povera, viene tramandata di famiglia in famiglia con alcune variazioni in base alla zona di origine. più ci si avvicina a Faenza e Ravenna e più la piadina diventa spessa e consistente mentre se andiamo verso Rimini la piadina diventa sottilissima e morbida.
per tantissimo tempo la piadina romagnola è stata il pasto dei contadini che la mangiavano insieme ai prodotti dell’orto e dei campi: piadina con radicchi e cipolla, piadina con erbe di campo ma anche piadina nel caffèlatte del mattino e piadina con marmellata come dolce.
la ricetta della piadina è estremamente versatile perchè è perfetta con tutti gli ingredienti. nei chioschi sulla riviera romagnola troverai sicuramente: prosciutto crudo squaquerone e rucola ma anche accostamenti innovativi come le versioni vegane e vegetariane.
puoi mangiarla come piatto unico per pranzo e cena oppure puoi prepararla da servire come aperitivo, antipasto, stuzzichino e merenda.
una regola molto importante è quella di non chiamarla “Piadina Romagnola” se non è fatta in Romagna.
il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola ha ottenuto il marchio di Indicazione Geografica Protetta nel novembre 2014 e sul sito puoi trovare il disciplinare per fare la piadina romagnola a norma di legge.
le regole principali da seguire per preparare la vera piadina romagnola IGP sono:
seguire la vera ricetta che contiene solo 4 ingredienti (farina, acqua, sale, grasso), non aggiungere conservanti e cuocere la piadina sul testo o sulla teglia di terracotta.
alcune ricette vedono la presenza del bicarbonato, che rende l’impasto più fragrante. a volte si trova anche il latte che sostituisce una parte dell’acqua e serve per rendere la piadina più morbida.
se vuoi preparla in versione vegetariana usa l’olio extravergine d’oliva al posto dello strutto.
Piadina con farina di kamut zucca tomino e hummus di piselli
tempo di preparazione: 20 minuti
tempo di cottura 10 minuti
ingredienti per 4 piadine:
- 300 g farina di kamut biologica Almaverde Bio
- 60 ml di olio extra vergine di oliva biologico Almaverde Bio
- 150 ml di acqua
- 1 pizzico di bicarbonato, circa 6 g
- 8 g di sale dolce di Cervia
- 2 cucchiai di semi di lino
farcitura:
- 1 fetta di zucca cotta, circa 100 gr
- 2 cipolle rosse lessate
- 2 tomini
- 2 cucchiai di semi di zucca
hummus di piselli:
- 100 g piselli cotti al vapore Almaverde Bio
- 2 cucchiai di olio evo
- sale e pepe q.b.
preparazione:
disponi la farina su un tagliere, crea la classica fontana, ed aggiungi sale, bicarbonato, semi di lino, olio e acqua. se vuoi puoi aggiungere l’acqua piano piano mentre impasti.
lavora l’impasto e forma una palla. copri con della pellicola per alimenti e lascia riposare per almeno 15 minuti.
dividi l’impasto in 4 palline e stendile una alla volta, tenendo le altre sempre coperte, con il mattarello.
crea dei cerchi dello spessore di circa 5 mm.
cuoci le piadine in una teglia di terracotta oppure in una padella antiaderente ben calda per un paio di minuti per lato.
le piadine devono diventare dorate ma rimanere morbide ed elastiche.
prepara l’hummus frullando i piselli con olio sale e pepe. il composto deve diventare denso e cremoso.
taglia la piadina a metà e spalmala con l’hummus di piselli. aggiungi qualche fettina di zucca, la cipolla, il tomino a spicchi ed i semi di zucca.
chiudi con l’altra mezza piadina e servila calda o tiepida.
se ti piace la piadina calda e croccante ripassala in padella per 1 minuto per lato.
un’idea in più:
puoi farcire la piadina con gli ingredienti che preferisci, sarà sempre un successo!
aggiungi a questi ingredienti della glassa di aceto balsamico e del timo fresco tritato, sarà un’esplosione di gusto!
Trovi la ricetta anche sul sito e-commerce Almaverde Bio:
Piadina con farina di kamut zucca tomino e hummus di piselli
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Bettina Balzani
Ciao, mi chiamo Bettina, sono nata a Cesena, ho studiato a Bologna ed a New York ed adesso vivo fra Cesena e Milano. Questo blog riflette le mie vere passioni: la cucina, i viaggi, la fotografia, le colazioni che iniziano presto e finiscono all’ora di pranzo, le cene con gli amici, i pranzi in famiglia con i miei genitori mia sorella ed i miei amatissimi nipotini, le sagre paesane, la ricerca delle osterie di una volta, il cibo a km 0, le verdure dell’orto e la frutta raccolta dagli alberi. Ho iniziato a cucinare da piccola con il Dolce Forno ed il Manuale di Nonna Papera poi le mie nonne e mia mamma sono state le mie vere insegnanti in cucina. A Natale le mie richieste di regali erano sempre oggetti di cucina: gelatiera, griglia per poter fare i panini come in paninoteca, frullatore, centrifuga…
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