questa pasta all’uovo ripiena, tipica dell’Emilia Romagna, è conosciuta in tutto il mondo.
un primo piatto della tradizione romagnola, ottimo per pranzi e cene invernali.
i cappelletti romagnoli in brodo sono il mio comfort food preferito!
come per tutte le ricette regionali ogni famiglia ha la sua personale ricetta per preparare i cappelletti.
a casa di mia mamma, così com’era da mia nonna, si segue la vera ricetta, depositata, dei tortellini bolognesi secondo la Dotta Confraternita del Tortellino:
“Per 1.000 Tortellini:
La sfoglia: Pasta fresca gialla preparata con 3 uova e 3 etti di farina
Il ripieno: 300 gr. di lombo di maiale rosolato al burro, 300 gr. prosciutto crudo, 300 gr. vera Mortadella di Bologna, 400 gr. formaggio Parmigiano-Reggiano, 3 uova, 1 noce moscata
Il brodo: 1 kg di carne di manzo (doppione);1/2 gallina ruspante; sedano, carota, cipolla, sale”
esistono tante ricette dei cappelletti e dei tortellini per quante persone li preparano.
questa ricetta depositata è la diretta discendente della prima edizione de La scienza in cucina e l’arte del mangiar bene di Pellegrino Artusi:
prima della pubblicazione di questo famoso libro di ricette, ciascuna famiglia aveva la sua ricetta, gelosamente custodita e ritenuta la migliore, l’unica ed immutabile. ed ancora oggi ogni zdora emiliano-romagnola pensa sia così.
la ricetta depositata e la ricetta dell’Artusi mantengono viva la tradizione culinaria della nostra regione ma il grande Pellegrino Artusi concede ai suoi lettori la libertà di preparare i piatti come meglio credono anche con variazioni stagionali e regionali.
è vero infatti che basta spostarsi di pochi chilometri e si troveranno cappelletti molto diversi a partire dalla composizione del compenso (solo formaggio, carne cotta, carne cruda, spezie…) dalla dimensione e dalla forma.
anche io ho creato una mia personale versione: sfoglia con farina semi integrale e curcuma e ripieno con mix di formaggi.
e come diceva spesso Artusi: “il miglior maestro è sempre la pratica”!
Cappelletti di Natale al formaggio e curcuma
Tempo di preparazione: 1 ora. Tempo di cottura: 5 minuti.
Ingredienti per 4 persone
Ripieno:
- 100 gr ricotta
- 90 gr parmigiano grattugiato
- 100 gr pecorino semi stagionato
- sale, pepe, noce moscata q.b.
- 1 uovo.
Sfoglia:
- 300 g farina tipo 1
- 3 uova
- 1 cucchiaio di olio evo
- 1 cucchiaino di curcuma in polvere
– brodo di verdura
Preparazione:
in una ciotola gratta il pecorino grossolanamente ed aggiungi gli altri formaggi.
amalgama bene ed aggiungi l’uovo sbattuto, un pizzico di sale, due pizzichi di pepe ed una abbondante grattata di noce moscata. copri la ciotola con la pellicola e fai riposare il ripieno in frigorifero.
Sfoglia:
sul tagliere, versa a fontana la farina poi aggiungi le uova sbattute, l’olio e la curcuma. lavora bene l’impasto finchè non è più appiccicoso. avvolgi nella pellicola e lascialo riposare in un luogo fresco per 30 minuti.
riprendi l’impasto e stendi la sfoglia sottile. taglia la sfoglia in quadrati di circa 4 cm x 4 cm. posiziona il ripieno al centro dei quadrati e chiudili a forma di cappelletti.
cuoci i cappelletti nel brodo bollente per 5 minuti e servili subito ben caldi.
Un’idea in più:
per una ricetta più golosa puoi servire i cappelletti su una crema di patate condita con olio al tartufo.
*
trovi la mia ricetta dei “Cappelletti ai formaggi e curcuma” sul sito Almaverdebio
http://www.isolealmaverdebio.it/ricetta/cappelletti-ai-formaggi-curcuma/
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Bettina Balzani

Ciao, mi chiamo Bettina, sono nata a Cesena, ho studiato a Bologna ed a New York ed adesso vivo fra Cesena e Milano. Questo blog riflette le mie vere passioni: la cucina, i viaggi, la fotografia, le colazioni che iniziano presto e finiscono all’ora di pranzo, le cene con gli amici, i pranzi in famiglia con i miei genitori mia sorella ed i miei amatissimi nipotini, le sagre paesane, la ricerca delle osterie di una volta, il cibo a km 0, le verdure dell’orto e la frutta raccolta dagli alberi. Ho iniziato a cucinare da piccola con il Dolce Forno ed il Manuale di Nonna Papera poi le mie nonne e mia mamma sono state le mie vere insegnanti in cucina. A Natale le mie richieste di regali erano sempre oggetti di cucina: gelatiera, griglia per poter fare i panini come in paninoteca, frullatore, centrifuga…
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