festeggiando il mio compleanno a Milano al “JOIA: alta cucina naturale”
un fantastico regalo di compleanno di mio marito: una cena al Joia, unico ristorante vegetariano stellato d’Italia.
lo chef Pietro Leemann con i suoi piatti ti fa fare il giro del mondo.
sapori, colori, consistenze e gusti sono frutto di anni di esperienza, di ricerca e di viaggi.
la filosofia culinaria dello chef è legata alla sua vocazione salutistica ed etica. lo chef si ispira al raggiungimento dell’equilibrio fra natura corpo e spirito.
la voglia di vivere l’esperienza di mangiare al Joia c’era da tanto tempo ma dopo aver letto la vita dello chef sul sito del Joia sono rimasta folgorata dalle sua biografia e non vedevo l’ora di andarci.
quello che ho notato subito, già dai primi piatti, è stata la grande presenza di cibo biologico e a km 0 e l’importanza del cibo crudo rispetto a quello cotto.
ed ho adorato il fatto che non vengano usate uova, che io non mangio da 20 anni.
riporto una frase dello chef Leemann che mi ha colpito particolarmente : “l’importanza di scegliere un cibo adatto, quale nutrimento per il corpo fisico ed energetico, per la psiche e per l’anima. SIAMO CIO’ CHE MANGIAMO E DIVENTIAMO CIO’ CHE SCEGLIAMO DI MANGIARE.”
qui di seguito trovate le foto dei piatti del menù degustazione L’ENFASI DELLA NATURA
questo è il primo entrèe: le verdure dell’orto biologico con diversi condimenti
questo piatto è meraviglioso: una foglia in ceramica.
carota immersa in due creme: verza e zucca
Anacronismo: Tradizionale bavarese, di carciofi e zucca, con piccola insalata, crostone di polenta bianca, cumino e pepe della Vallemaggia
Appunti di viaggio: Fonduta di parmigiano con cardi gobbi, porri e tartufo, contrasto di aceto balsamico di 25 anni e quattro sue stimolanti imitazioni
Riflessioni su dove vorrei essere, qui:
Minestrone scomposto all’indiana, con vellutata di cocco e curry himalayano, verdure invernali appena scottate e contrasto di lampone
L’ombelico del mondo: Risotto alla siciliana, con arance, bergamotto, mandorle tostate e pesto di finocchietto
Sotto una coltre colorata:
Passeggiata invernale alla scoperta di quel bosco, con pesto di sedano verde, cuore di broccoli e pepe, salsa di pastinaca, castagne, carciofi, cubi di ricotta delicatamente affumicata, salvia croccante, melograno e altre sorprese nascoste da un manto impalpabile e gustoso
formaggi a caglio vegetale e maturati nella cantina sotto roccia nascosta nel bosco dietro casa serviti con pane svedese alle spezie e frutta secca e mostarda di barbabietola
pre dessert: crema di mele cotogne e crema al tè macha con ananas al sesamo
Amici si nasce o si diventa:
crema catalana preparata con la buona ricotta di capra di Chiara Onida e pere antiche, profumata con fave tonka, accompagnata da uno stimolante gelato di germogli di abete
Ricordo:
tortino fondente di cioccolato, gelato di latte ridotto, gelatina di sambuco, spuma soffice al miele e alla rosa canina, biscotto tirolese con marmellata di mirtilli
piccola pasticceria
SPERO DI TORNARE PRESTO E DI CONOSCERE LO CHEF DI PERSONA.
…mi chiedo se sia così carismatico come quello che scrive…
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Bettina Balzani

Ciao, mi chiamo Bettina, sono nata a Cesena, ho studiato a Bologna ed a New York ed adesso vivo fra Cesena e Milano. Questo blog riflette le mie vere passioni: la cucina, i viaggi, la fotografia, le colazioni che iniziano presto e finiscono all’ora di pranzo, le cene con gli amici, i pranzi in famiglia con i miei genitori mia sorella ed i miei amatissimi nipotini, le sagre paesane, la ricerca delle osterie di una volta, il cibo a km 0, le verdure dell’orto e la frutta raccolta dagli alberi. Ho iniziato a cucinare da piccola con il Dolce Forno ed il Manuale di Nonna Papera poi le mie nonne e mia mamma sono state le mie vere insegnanti in cucina. A Natale le mie richieste di regali erano sempre oggetti di cucina: gelatiera, griglia per poter fare i panini come in paninoteca, frullatore, centrifuga…
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