la prima volta che siamo andati a mangiare al Wangjiao in via Padova, qualche anno fa, siamo rimasti sorpresi dai tanti commensali cinesi e dai pochissimi italiani.
il menù era scritto su un foglio di carta A4 piegato a metà con scritte in cinese e traduzioni in italiano.
non sapendo bene cosa ordinare ci siamo guardati attorno cercando di capire cosa mangiassero gli altri clienti.
abbiamo notato che i cinesi mangiavano grandi zuppiere (tipo bacinelle) piene di brodo, verdure e pesci interi accompagnate da riso bianco, scodelle di fuoco super piccanti e bevevano latte di soia, con il cartone direttamente sul tavolo.
in questo ristorante non troverete involtini primavera e pollo funghi e bambù ma piatti particolari, insoliti e buonissimi!
anche noi abbiamo ordinato la scodella di fuoco, che è la specialità di questo ristorante, accompagnata da birra cinese (che però i cinesi non bevono…???).
questa scodella viene portata a tavola su un fornelletto acceso, ma il termine fuoco si riferisce al gusto super piccante dell’olio in cui cuociono tutti gli ingredienti.
noi abbiamo scelto la scodella di fuoco con i granchi. SQUISITA! …il problema è che il peperoncino è veramente tanto!
(dopo aver mangiato diverse scodelle di fuoco abbiamo scoperto che si può chiedere anche la versione con poco peperoncino, che per noi è sempre abbastanza piccante…)
un piatto molto particolare (per chi mangia carne) sono gli involtini di soia con manzo e indivia croccante
ognuno si serve gli ingredienti e crea i propri involtini partendo dal foglio di tofu sottile con sopra gli straccetti di carne e l’insalata.
si arrotolano gli ingredienti nel tofu e si mangia questo involtino con le mani…attenzione perchè il tofu è morbido e regge poco…
Ristorante WANGJIAO a Milano: un tuffo nella vera Cina!
per diverso tempo è diventata una nostra abitudine andare in questo ristorante il venerdì sera appena arrivavo da Cesena in treno: cibo ottimo di qualità con prezzo imbattibile.
dopo diversi mesi di astinenza da cibo cinese la settimana scorsa abbiamo prenotato al Wangjiao di via Lomazzo di piena China Town.
nel frattempo il menù è cambiato, è stato stampato e rilegato ed adesso è ben diviso per tipi di pietanze, fra cui una intera pagina di scodelle di fuoco.
naturalmente la nostra prima scelta è stata la scodella di fuoco ai gamberi, in versione non troppo piccante.
i gamberoni in agrodolce vengono fatti con vero sugo di pomodoro fatto da loro in agrodolce aggiungendo ananas peperoni zucchero e salsa di soia.
qui abbiamo mangiato un piatto nuovo, che fanno solo in questo locale dei 4 Wangjiao, i gamberi saltati in botte con cipollotti e germogli di soia.
i gamberoni erano morbidi e saporiti, il cipollotto era dolce e croccante ed il condimento era speziato ma delicato.
il piatto che ho preferito fra tutti è questo : calamari e gamberi al vapore con germogli di soia, funghi cinesi e brodo di salsa di soia
i calamari erano croccanti, i gamberi morbidi ed il brodo era dolce e saporito insieme. un piatto che mangerei tutti i giorni!
abbiamo mangiato anche i ravioli al vapore con gamberi.
l’impasto dei ravioli non è un trito ma i gamberi sono a pezzettoni. ne avrei mangiati una montagna… li adoro!
a fine cena, in tutti i ristoranti Wangjiao, ti portano i mandarini. ottimi per sfiammare la bocca infuocata dalla padella di fuoco…
consiglio a tutti gli amanti del cibo cinese di fare un salto in uno dei 4 Wangjiao sparsi per Milano!
e mi raccomando prenotate con anticipo perchè sono sempre pieni.
http://www.wangjiaomilano.com/
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Bettina Balzani

Ciao, mi chiamo Bettina, sono nata a Cesena, ho studiato a Bologna ed a New York ed adesso vivo fra Cesena e Milano. Questo blog riflette le mie vere passioni: la cucina, i viaggi, la fotografia, le colazioni che iniziano presto e finiscono all’ora di pranzo, le cene con gli amici, i pranzi in famiglia con i miei genitori mia sorella ed i miei amatissimi nipotini, le sagre paesane, la ricerca delle osterie di una volta, il cibo a km 0, le verdure dell’orto e la frutta raccolta dagli alberi. Ho iniziato a cucinare da piccola con il Dolce Forno ed il Manuale di Nonna Papera poi le mie nonne e mia mamma sono state le mie vere insegnanti in cucina. A Natale le mie richieste di regali erano sempre oggetti di cucina: gelatiera, griglia per poter fare i panini come in paninoteca, frullatore, centrifuga…
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