Print Friendly, PDF & Email
mentre cercavo un noodle bar a Milano mi sono imbattuta in questo ristorante.
in effetti non è solo “un ristorante” ma sono 3 ristoranti gestiti dagli stessi proprietari/chef Beniamino Nespor ed Eugenio Roncoroni: un ristorante classico e raffinato, un burger bar dove servono street food ed un noodle bar con cucina etnica di qualità.
dopo aver letto i tre menù abbiamo scelto di cenare nel ristorante perchè i piatti ci sono sembrati molto intriganti.
il ristorante ha solo 3 tavoli ed un bancone vista cucina con 2 posti, e noi abbiamo proprio cenato lì.
a volte ci sembrava che i cuochi si sentissero osservati da noi…ma forse era solo una nostra impressione. 
comunque a noi è è piaciuta tantissimo la nostra postazione in prima fila da dove potevamo vedere anche il burger bar dall’altra parte della cucina.
quello che si nota immediatamente è la dedizione dello chef che supervisiona tutti i piatti che escono dalla cucina e lavora fianco a fianco ai suoi sous-chef.
questa era la nostra visuale:


abbiamo iniziato la cena con un’ottimo aperitivo accompagnato da sfoglie aromatizzate al curry, ai funghi e alle spezie.



poi ci hanno portato burro salato e crema di lardo accompagnati dal loro pane fatto in casa: allo zafferano, al lievito madre, integrale e dei buonissimi grissini al parmigiano

Quindi è arrivata l’entree:
bigne con formaggio ed erbette, gnocco fritto con baccalà mantecato, sfoglie con patè di fegatini, carpaccio di cappasanta con buccia di arancia grattugiata. 

 
abbiamo preso il menù da 3 portate + 1 dolce.
interessante poter scegliere le portate fra tutte quelle presenti e comporre il proprio personale menù della serata.
 
la mia prima portata è stata un cannellone al nero di seppia e grano saraceno ripieno di granchio reale, chimichurri (=salsa verde con prezzemolo aglio e peperoncino), polvere d’olio all’astice, crumble di pane all’ostrica e ikura (=uova di salmone)
 
 
questo piatto era veramente speciale, un arcobaleno di colori e sapori.
il sfoglia del cannellone era morbida, il granchio dolce, il crumble croccante, il chimichurri saporito, il formaggio delicato. 
 
 
Angelo ha preso un’elaborazione del torchon de foie gras con crostone di pan brioche alle noci arrostito e mostarda di cachi.
 
 
è stato molto interessante vedere la creazione dei piatti sotto i nostri occhi, piatti che poi avremmo mangiato di lì a pochissimi minuti.
ad esempio il pan brioche arrostito è arrivato in cucina sotto forma di un intero pane in cassetta che poi è stato tagliato, rifinito e quindi tostato.
 
il mio secondo piatto è stato una gallinella arrostita con scampi affumicati in carpione di scalogno, capperi croccanti e purea di Robuchon.
gli scampi affumicati erano deliziosi, dolci, morbidi e …me ne sarei mangiati 10!
gli scalogni in carpione era aciduli e croccanti, perfetto abbinamento con il purè cremoso e vellutato. le palline di aria di scalogno erano molto particolari, sembrava di mangiare delle sfere di gelatina densa al sapore di scalogno.
 
 
Angelo ha scelto il petto d’anatra frollato alle erbe, aglio rosa, pepe jamaica e pepe lungo.
non mangiando più carne io faccio fatica a capire come possa piacere questo piatto….ma lui mi ha assicurato che era squisito. la carne era morbida e molto gustosa e la pelle era croccante e saporita. la salsa lucida con cui è stata servita era buonissima e speziata. 
 
il maitre e la cameriera sono stati gentilissimi con noi. essendo seduti al bancone hanno dovuto girarci attorno diverse volte per servirci ed abbiamo chiacchierato un pò con loro, davvero due persone cortesi e simpatiche.
quando poi al momento della prenotazione raccontiamo che veniamo apposta da Cesena per provare il loro ristorante sono tutti molto curiosi. certo che non sanno che abbiamo una casa a Milano quindi provare ristoranti in zona non è poi così scomodo per noi…
 
il mio terzo piatto è stato il mio preferito della serata: terrina di sogliola, gel al limone, cavolo nero, trombette dei morti e buerre blanc (salsa al burro, scalogni ed aceto)
la sogliola era perfetta con la gelatina al limone, il cavolo nero ed i funghi erano molto saporiti e la salsa al burro squisita…ho fatto la scarpetta!
 
Angelo ha mangiato una pancia di agnello marinata con Dry Rab (mix di sale e spezie con cui si massaggia la carne a secco), crema di mais bruciata piccante, sfere di Nopales (pale di cactus) e creme fraiche.
ho assaggiato le sfere perchè ero molto curiosa…ma la mia terrina di sogliola non aveva concorrenti! 
 
la cena stava volgendo al termine ma per fortuna mancava ancora il dolce.
ci hanno portato come pre-dessert una crema di cioccolato bianco, carciofi glassati e meringhe alla liquirizia.
favoloso!
tutti i piatti, fatti apposta in terracotta, erano molto particolari ma alcuni di più perchè sembravano proprio dei sassi.
 
il mio dolce si chiamava “prima di mezzanotte” : cremoso di zucca con latte e perle di rosmarino, sorbetto al melograno e panettone croccante.
il sorbetto di melograno era buonissimo, dolce&acidulo.
Angelo ha scelto un dolce molto cioccolatoso “il perfetto e il difettoso…un dialogo dolceamaro”: cremoso di cioccolato al latte con cuore di lampone, cioccolato soffiato, crumble al cacao e fiordisale, gel di lampone, olio evo e pepe di sarawak.
la pallina di cioccolato era strepitosa: bisognava spaccarla con il cucchiaino perchè era piuttosto croccante ed era ripiena di cioccolato cremoso e salsa di lampone. 
 
abbiamo scoperto che lo chef del dolci è Luca De Santi, premiato da Identità Golose 2015 come miglior chef pasticcere dell’anno.
non c’era dubbio che i dolci fossero da premiare sia per la presentazione che per il gusto.
 
ringraziamo tutto lo staff del ristorante per averci fatto passare una piacevole serata con dell’ottima cucina e un vista fuori dall’ordinario.
complimenti ai due proprietari per aver creato un ricercato ed intimo ristorante milanese con uno stile internazionale ed un tocco di globalità, sicuramente dovuta al loro lavorare e vivere in giro per il mondo.