
Un tempo era tradizione iniziare il giorno di Pasqua con un’abbondante colazione da consumare tutti insieme in famiglia: c’era un “pane” molto speciale cioè la Pagnotta pasquale, la classica ciambella romagnola, le uova sode – rigorosamente benedette – il salame casereccio del contadino e l’albana dolce.
I dolci pasquali hanno volutamente un sapore né dolce né salato, in questo modo sono perfetti per accompagnare sia il salame che le uova sode ma anche le marmellate, assolutamente fatte in casa.
Questa pagnotta tipica del comune di Sarsina, paesino che si trova sulle colline romagnole vicino a Cesena dove abito io, viene preparato in tutta la romagna per essere mangiato nel periodo pasquale ed ogni famiglia ha la sua personale ricetta. La tradizionale “pagnotta di Sarsina” contiene pochissime uvette, proprio per poterla accompagnare anche ai cibi salati, mentre io la preparo con tantissime uvette, come piace a me e alla mia famiglia. Le uvette spesso venivano rinvenute nell’anice oppure si sostituiva una parte del latte con questo liquore. Non preoccupatevi se non vi piace l’anice si può sostituire con un altro liquore oppure anche con acqua o latte.
Essendo un dolce poco dolce vi consiglio di accompagnarlo con della marmellata, della crema pasticcera o anche del mascarpone… A me piace tanto mangiarlo a colazione con un buon tè. E se scalderete leggermente la pagnotta in forno prima di servirla diventerò ancora più fragrante e profumata.

Pagnotta pasquale romagnola
Ingredienti per il lievitino:
- 100 gr di farina 0
- 80 ml di acqua a temperatura ambiente
- 10 gr di lievito di birra fresco oppure 4 gr di lievito di birra secco
- 1 cucchiaino di miele
Ingredienti per l’impasto:
- 200 gr di farina 0
- 200 gr farina manitoba
- 110 gr di zucchero semolato
- 70 gr di burro a temperatura ambiente
- 40 ml di latte a temperatura ambiente
- 2 uova medie intere
- 150 gr di uvetta sultanina
- 1 pizzico di sale
- 60 ml liquore all’anice
Ingredienti per lo sciroppo per lucidare:
- 50 grammi di acqua
- 25 grammi di zucchero semolato
- 1 cucchiaino di miele

Procedimento:
Per prima cosa prepara il lievitino: in una ciotola sciogli il lievito di birra nell’acqua, aggiungi il miele e la farina. Mescola bene e riponi il composto nel forno spento per un’ora, cioè fino al raddoppio di volume.
In una ciotola a parte versa liquore e uvetta per farla reidratare e ammorbidire. (se non ti piace il gusto liquoroso puoi ammollarle nell’acqua)
Trasferisci il lievitino nella planetaria con il gancio, aggiungi il latte, metà della farina e lo zucchero, quindi aziona la planetaria. Aggiungi un uovo alla volta e fallo incorporare all’impasto, poi alla fine la restante farina. Unisci anche il burro e lasciandolo assorbire all’impasto in più riprese.
Strizza l’uvetta molto bene ed aggiungila all’impasto insieme a 30 ml di liquore. Continua a lavorarlo fino a quando si sarà ben amalgamata. Togli l’impasto dalla planetaria e mettilo su un tagliere infarinato, allungalo con le mani e chiudilo in tre parti, poi ripeti l’operazione altre due volte. Questa serie di pieghe serve per far diventare l’impasto più elastico.
Dividi l’impasto in due parti, ciascuna dovrebbe pesare circa 500 gr, e crea due pagnotte perfettamente tonde. Se l’impasto ti sembra troppo asciutto imburra le mani prima di arrotondare le pagnotte.
Sistema le pagnotte su una placca rivestita con carta da forno e lasciale lievitare per 3 ore circa, devono raddoppiare di volume. Preriscalda il forno a 200°C in modalità statica. Crea un taglio a croce sulle pagnotte e poi spennellale con lo sciroppo che avrai fatto precedentemente facendo bollire per 5 minuti acqua e zucchero e alla fine il miele.
Inforna le pagnotte per 35 minuti, se prima della fine della cottura le pagnotte diventano belle dorate in superficie coprile con un foglio di alluminio. Sforna le pagnotte e trasferiscile su una gratella fino a quando si sono completamente raffreddate.
Conservale in un sacchetto di plastica per alimenti, in questo modo rimarranno morbide e si conserveranno per circa 4-5 giorni ancora soffici.
Un’idea in più: se non ti piace il liquore all’anice puoi provare ad usare un liquore all’arancia e se non ti piacciono le uvette puoi sostituirle con i canditi o con le gocce di cioccolato.

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Bettina Balzani

Ciao, mi chiamo Bettina, sono nata a Cesena, ho studiato a Bologna ed a New York ed adesso vivo fra Cesena e Milano. Questo blog riflette le mie vere passioni: la cucina, i viaggi, la fotografia, le colazioni che iniziano presto e finiscono all’ora di pranzo, le cene con gli amici, i pranzi in famiglia con i miei genitori mia sorella ed i miei amatissimi nipotini, le sagre paesane, la ricerca delle osterie di una volta, il cibo a km 0, le verdure dell’orto e la frutta raccolta dagli alberi. Ho iniziato a cucinare da piccola con il Dolce Forno ed il Manuale di Nonna Papera poi le mie nonne e mia mamma sono state le mie vere insegnanti in cucina. A Natale le mie richieste di regali erano sempre oggetti di cucina: gelatiera, griglia per poter fare i panini come in paninoteca, frullatore, centrifuga…
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