I Gyoza sono dei fagottini molto popolari in tutto l’oriente, sopratutto in Giappone. Vengono creati con una sottile pasta che viene sigillata con le dita e farciti con tanti ingredienti diversi. I gyoza possono essere cotti al vapore o in padella e serviti con salsa di soia aromatizzata con aceto, zenzero e semi di sesamo.
Già al primo assaggio sarete rapiti dal gusto incredibile che hanno questi ravioli!

La sfoglia è semplice perché servono solo farina e acqua ma la parte difficile di questo piatto è la chiusura dei gyoza perchè sembra un ricamo. La cottura in padella crea una deliziosa crosticina che contrasta con la morbidezza del ripieno e li rende irresistibili!
Il mio ripieno è vegano perché ho usato solo verdura ma è molto saporito, ho usato cavolo cappuccio viola carote scalogno e zenzero. Anche se non ho usato il peperoncino il gusto dello zenzero, piccante e agrumato, è un perfetto abbinamento al cavolo.
Le dosi riportate qui sotto sono per preparare 30 gyoza, noi ce li siamo mangiati in 2 anche se erano tanti, ma potete usarli come aperitivo o antipasto per 4 persone.
La mia soddisfazione maggiore è stata riuscire a creare la particolare chiusura dei gyoza. Consiglio di servirli con le bacchette! Non mi resta che dirvi “Yoi shokuji” , cioè buon pasto in giapponese.

Ingredienti per circa 30 gyoza:
Sfoglia:
- 100 gr di farina tipo 0
- 100 gr di farina tipo 1
- 120 ml di acqua
- 2 gr di sale
Farcitura:
- 1 scalogno
- 2 carote
- 1 fetta di cavolo cappuccio rosso, potete usare anche la verza
- 2 cm di zenzero fresco grattugiato
- sale e olio q.b.
Salsa:
- 2 cucchiai di salsa di soia
- 1/2 cucchiaio di olio di zucca
- Succo di zenzero fresco
- 1 cucchiaino di semi di sesamo

Preparazione:
Iniziamo a preparare la sfoglia: versa le farine ed il sale in una ciotola. Lavora l’impasto aggiungendo l’acqua poco alla volta, a seconda della farina utilizzata potrebbe servirne poco meno o poco più. Quando il composto è divento compatto ed elastico copri con la pellicola e lasciala riposare.
Nel frattempo prepara il ripieno. Trita le verdure e falle rosolare in una padella antiaderente con un paio di cucchiai di olio. Sala e cuoci per 10 minuti a fuoco medio finchè il cavolo è diventato morbido e asciutto. Fai raffreddare il ripieno.
Prepara la salsa mescolando gli ingredienti poi versala in due ciotole. Per preparare il succo di zenzero fresco: trita lo zenzero finemente poi strizzalo per ricavarne il succo.
Su un tagliere infarinato crea con il composto un salsicciotto e taglialo in palline di circa 20 gr l’una. Stendi ogni pallina molto sottile e ricava dei cerchi con un coppa pasta da 8-10 cm. Tieni da parte gli scarti per rimpastarli. Riempi ogni cerchio di pasta con un cucchiaino di ripieno. Chiudi ogni raviolo partendo dal centro e piegando i bordi premendo bene per sigillarli e non far uscire il ripieno.
I gyoza si possono cucinare al vapore o in padella.
Per i gyoza al vapore metti sul fuoco una padella per la cottura al vapore e disponi i ravioli ben distanziati. Cuoci per 6 minuti.
Se preferisci i gyoza tostati con il fondo croccante metti i ravioli in una padella antiaderente con 2 cucchiai di olio e falli rosolare per un paio di minuti. Quando la base diventa dorata e croccante aggiungi mezzo bicchiere di acqua e copri con il coperchio. Fai cuocere finchè l’acqua non è evaporata.
Servi i gyoza ben caldi insieme alla salsa.

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Bettina Balzani

Ciao, mi chiamo Bettina, sono nata a Cesena, ho studiato a Bologna ed a New York ed adesso vivo fra Cesena e Milano. Questo blog riflette le mie vere passioni: la cucina, i viaggi, la fotografia, le colazioni che iniziano presto e finiscono all’ora di pranzo, le cene con gli amici, i pranzi in famiglia con i miei genitori mia sorella ed i miei amatissimi nipotini, le sagre paesane, la ricerca delle osterie di una volta, il cibo a km 0, le verdure dell’orto e la frutta raccolta dagli alberi. Ho iniziato a cucinare da piccola con il Dolce Forno ed il Manuale di Nonna Papera poi le mie nonne e mia mamma sono state le mie vere insegnanti in cucina. A Natale le mie richieste di regali erano sempre oggetti di cucina: gelatiera, griglia per poter fare i panini come in paninoteca, frullatore, centrifuga…
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